Tecnologia a servizio della tradizione
Le mappe sono sempre stati strumenti preziosi e indispensabili per esplorare e conoscere un territorio. Nei secoli passati erano oggetto di cura particolare e facevano bella mostra di sé nei palazzi del potere.
Anche in tempi più recenti “le cartine” erano conservate con cura e considerate compagne essenziali di ogni viaggio. L’avvento dirompente della tecnologia e di strumenti come lo smartphone ha rappresentato una vera rivoluzione.
Oggi, connessi e georeferenziati, viviamo nell’illusione costante di conoscere i luoghi che attraversiamo.
Questa tuttavia è appunto un’illusione. Un’immagine satellitare non ricostruisce infatti l’oggettiva complessità del mondo, la soggettività di un punto di vista, la cultura di una comunità. Non spinge a guardarsi intorno, non orienta verso un percorso conoscitivo preciso.
Al contrario una mappa tematica, come questa, che viene dal territorio e si offre gratuitamente sia in modo tradizionale sia su device mobile, aiuta a vedere e racconta ciò che è invisibile. Mostra, a chi vuole seguirlo, il filo rosso che unisce attività diverse e luoghi lontani dalle strade più battute.
Suggerendo itinerari che si muovono tra i tesori del gusto, le ricchezze culturali e le oasi ambientali diffuse tra Riviera del Brenta e Terra dei Tiepolo consentendo di avvicinarsi a quel sedimento di memorie, prodotti, situazioni e storie collettive che costituiscono l’anima dei luoghi.
Permette di scoprire risorse spesso inaspettate e serve da guida in terre per lo più inesplorate.
Questa mappa non è certo lo strumento ultimo e definitivo. Anzi è solo la punta dell’iceberg di quello che offre il territorio.
Tuttavia, può aiutare concretamente il visitatore che cerca un approccio più autenticamente orientato e meno superficiale. Lo spinge a svolgere un ruolo attivo e da protagonista. A trovare la propria strada, libero di scegliere di volta in volta tra molteplici aspetti del territorio, e diverse modalità di fruizione.
Permette di valorizzare identità, realtà e tradizioni offrendo – cosa non trascurabile – alle piccole imprese locali dalle radici strettamente piantate nel territorio un plus competitivo per dialogare col mondo.