Sulle tracce dei Tiepolo

Riviera del Brenta e Terra dei Tiepolo sono aree costellate di tracce che i Tiepolo, nota famiglia di pittori veneziani, hanno lasciato nel corso del XVII e XVIII secolo durante la permanenza nella loro casa di campagna acquistata a Zianigo di Mirano nel 1757. Da qui la denominazione Terra dei Tiepolo, che oggi unitamente alla Riviera del Brenta non costituisce solo un accattivante nome per identificare quest’area, ma è soprattutto un modo per rimarcare il forte legame che i Tiepolo hanno avuto con questo territorio.

Il progetto

Confesercenti Città Metropolitana di Venezia, nell’ambito del bando per la realizzazione di interventi nel settore turismo e cultura finanziato dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, ha realizzato questo progetto con l’obiettivo di sviluppare il turismo artistico-culturale e il turismo attivo e sostenibile nell’entroterra veneziano.

L’itinerario intende promuovere esperienze legate alla fruizione del patrimonio artistico collegato alla grande famiglia dei Tiepolo, vissuta per molti anni nell’area del Miranese, il cui lavoro ha lasciato importanti tracce nel territorio tanto da divenire elemento caratteristico di tutta l’area.

Terra dei Tiepolo è infatti, la denominazione data con proprio marchio al territorio del Miranese e comprende i comuni di Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea. Terra dei Tiepolo non è solo un marchio coniato dalle amministrazioni comunali per identificare turisticamente quest’area ma, soprattutto, esprime un’identità che trova le sue radici nel forte legame che sempre i Tiepolo, in particolare Giandomenico, hanno avuto con questa terra.

Villa Baglioni
Villa Baglioni
Cà Rezzonico
Cà Rezzonico

L’entroterra veneziano è un territorio ai limiti tra l’urbano e il rurale, con visuali in cui si scorgono ancora angoli di campagna bagnata dall’acqua e allo stesso tempo, centri urbani ben serviti con un ricco patrimonio storico-artistico.

Questo territorio ha però la necessità di essere conosciuto e promosso con una frequentazione attenta ai suoi fragili equilibri. Per questo motivo si ritiene che forme quali il cammino, la bicicletta e il nordic walking possano essere tra i migliori sistemi per una frequentazione rispettosa del territorio, della sua storia e dei suoi delicati equilibri in un’ottica salutistica ed orientata alla fruizione eco-sostenibile del territorio.

La strutturazione in “itinerari”, coerentemente con tale logica, offre al visitatore la possibilità di condurre esperienze di viaggio “immersive” nella natura, nella storia e nell’ambiente locale. L’aspetto salutare è garantito dalla costruzione degli itinerari con l’ausilio e il sostegno delle associazioni locali di bici amatori.

IN COLLABORAZIONE CON

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